DINKA DOLCE OSSESSIONE

FEMMINA - COLORE: BLENHEIM

NATA 3 MARZO 2010



DINKA, DIECI ANNI AL MIO FIANCO

Dinka Dolce Ossessione.
Un nome scaturito da una sensazione istintiva, irrazionale, ma che si è rivelato assolutamente appropriato. Infatti fin dalla sua nascita ho vissuto   una serie continua di sentimenti e di emozioni che mi "legavano" sempre più a lei.

Era nata dall'accoppiamento fra Magical Marys Mystycal Magician (Toby) (di proprietà della mia amica Gaynor Davis) e Honeybee Vom Welfenhof (Debbie).

Una cucciolata leggermente prematura, composta inizialmente da 6 cuccioli dei quali, sfortunatamente, solo Lei e il fratellino Dylan-Nelson sono sopravvissuti.  

Piccolissima ma vivace, incredibilmente forte, assolutamente decisa a vivere, succhiava avidamente il latte dalla mamma. Io aggiungevo qualche pasto con il biberon affinché acquistasse forza e vigore. Mangiava con ingordigia, qualche volta la sua pancia era così gonfia di latte che le provocava delle piccole coliche. 

Dinka aveva qualcosa di suggestivo, di attraente; ma non sapevo ancora che fosse destinata a rimanere al mio fianco.

Per una serie di motivi, non volevo aumentare il numero dei miei cani per cui inizialmente pensavo che avrei ceduto la cucciola ad una famiglia. 

Ma la piccola continuava a stupirmi. Un giorno ero in giardino con i miei cani adulti ed i cuccioli, ovvero Dinka, il suo gemello Dylan-Nelson e altri 6 cuccioli (nati una settimana prima dei due fratellini, da mamma Samoa e papà Toby).

Tutti i cuccioli giocavano nel prato. La piccola Dinka era seduta, mi guardava costantemente, non appena mi spostavo mi seguiva. Accanto a me c'era la mia amica Susann, la quale osservando la scena mi ha detto: "Questa cucciola vive per te, non puoi cederla a nessuno, devi tenerla".

Suggestionato da questa frase ho pensato di proporla alla mia carissima amica e consulente Gaynor, in questo modo la cagnolina sarebbe rimasta, in un certo senso, in famiglia ("dalla zia").

 Quando Gaynor ha tentato di prenderla in braccio la cucciola ha girato la testa verso di me, manifestando l'evidente intenzione di non voler andare da lei. Ho messo la cagnolina per terra e mi sono allontanato, lei si è avvicinata alla mia gamba come se volesse incollarsi a me.

L'atteggiamento della piccola era inequivocabile ed altamente suggestivo.
Dinka aveva generato una "liaison" fra me e lei. Doveva rimanere a casa mia. 

Non pensavo che questa decisione desse inizio ad una serie di avventure ricche di emozioni che solo i cinofili possono condividere.

La piccola diventava sempre più carina ma soprattutto manifestava uno splendido carattere: vivace, allegra, audace, sempre pronta a giocare

Ricordo un episodio inquietante: un giorno tutti i miei cani sono usciti dal cancello del mio giardino, percorrendo un tratto di "mulattiera"( per l'esattezza una stradina pedonale  stretta,  caratterizzata da un suolo cosparso da ciottoli)  che termina intersecando la strada statale.
Dinka, che aveva solo quattro mesi, non si era accorta che i cavaliers adulti, sentendo il mio richiamo, avevano invertito la loro direzione di marcia, tornando in giardino.
La piccola era disorientata,  nel tentativo di raggiungere il branco correva nella direzione opposta fino ad arrivare alla strada statale. Prima che potessi raggiungerla si è fermata una macchina con a bordo due coniugi che hanno preso la cucciola portandola con sé, scongiurando così il pericolo che potesse essere investita da una vettura.
Tutta la mia famiglia, ignara dell'accaduto, era agitata, le mie figlie piangevano, mi sono affrettato ad affiggere dei cartelli con il mio numero di telefono nella speranza di ricevere delle notizie. Ho passato una notte insonne preoccupato per le sorti di Dinka.
Fortunatamente il giorno seguente abbiamo ricevuto una telefonata che ha dissipato il nostro incubo. Siamo stati contattati dalla coppia che l'aveva trovata. Con immensa gioia abbiamo riportato a casa la nostra beniamina.

Lo spavento, unitamente alla paura di perderla ha aumentato il nostro attaccamento nei confronti della piccola.

Ciò che amavo di più di Dinka era il suo splendido carattere assolutamente equilibrato: andava d'accordo con  i suoi simili, giocava con la gatta di casa e con tutte le persone che incontrava.
In passeggiata quando incontrava un cane assumeva un atteggiamento consono alla situazione, si avvicinava silenziosamente, dopo le consuete "annusatine" lo invitava al gioco, oppure proseguiva tranquillamente, a seconda della reazione del suo conspecifico. Conosceva perfettamente il "codice canino"

Dinka amava l'acqua, all'età di quattro mesi ha imparato a nuotare, le mie figlie ed io ci divertivamo a lanciare un bastoncino nel lago e lei lo riportava con entusiasmo, come una piccola retriever. Era brava nel riportare la pallina, esprimeva passione, quando la portavo in esposizione, alla fine della manifestazione approfittavo di un ring "sgombro" o di un prato (quando la mostra canina veniva svolta all'aperto) per farla giocare con la palla. La sua allegria la rendeva carismatica, molte persone le si avvicinavano per farle dei complimenti, che lei accettava felicemente.

Per un periodo mi sono divertito a portare Dinka in esposizione. Ha conseguito dei risultai soddisfacenti regalandomi delle belle emozioni.

In un secondo tempo ha perso l'entusiasmo per il ring, amava venire in expo, ciò nonostante nel ring camminava correttamente ma lentamente, con poco interesse. Così ho deciso di ritirarla, quindi, dopo averla sottoposta a tutti gli accertamenti previsti affinché ottenesse il certificato di "Riproduttore Selezionato", Dinka ha avuto la sua unica cucciolata: quattro bei cuccioli, tre maschi ed una femmina, Pretty Piper Kimberly. Quest'ultima come la mamma si è dimostrata un'abile nuotatrice. La figlia di Kimberly, East India, è diventata pluricampionessa. 

Soddisfatto delle belle caratteristiche dei figli di Dinka mi sarebbe piaciuto farle avere una seconda cucciolata. Sebbene tutti gli esami clinici rientrassero nella norma, misteriosamente Dinka non è più rimasta gravida.

Tuttavia la mia simpatica cavalier rimaneva un'ottima compagna di avventure, estremamente fedele, spartana, con un'evidente passione per le passeggiate in mezzo alla natura. Ricordo una vacanza molto felice in Svizzera. Camminavo con cinque cani nei boschi. Dinka era spesso attaccata ai miei talloni; improvvisamente veniva allettata da un odore interessante, si allontanava velocemente sparendo nella macchia. Saggiamente tornava sempre al mio fianco dopo circa un minuto.

Era la mia ombra, mi seguiva ovunque, spesso si accovacciava sotto la mia scrivania mentre ero al computer e si addormentava beatamente, per lei l'importante era starmi vicino.

Dinka era saggia, abbaiava per un valido motivo: quando qualcuno si avvicinava al cancello, quando era pronto il pasto, quando sapeva che le avrei dato qualche bocconcino o semplicemente abbaiava per dirmi qualcosa, ad esempio che dovevo aprire la porta della cameretta dove c'era la ciotola dell'acqua.

Dinka era intelligente, osservava i miei movimenti, cogliendone ogni sfumatura, capiva se mi accingevo ad uscire per andare a lavorare, per fare una commissione, o per fare una passeggiata con i miei cavaliers. In quest'ultimo caso si agitava, abbaiava e saltellava poiché era ansiosa di uscire.

Il suo intuito era stupefacente, quando dovevo portare un altro cane in esposizione prendevo inutilmente degli accorgimenti affinché non capisse che stavo per partire: preparavo la macchina di nascosto, la lasciavo in un'altra stanza con giochi e gustose leccornie, non le facevo vedere la borsa contenente il necessario per le expo, ma lei si accorgeva sempre, guaiva ed abbaiava. Alcune volte la portavo con me senza esporla, solo per assecondarla. Altre volte decidevo di lasciarla a casa confidando nel fatto che qualche mio familiare l'avrebbe consolata.

Durante il lockdown, non potendo portare i cani a spasso, mi sono divertito ad insegnare alcuni comandi alla giovane Wendy. In dieci anni a Dinka avevo insegnato solo il richiamo, stare ferma in esposizione ed il seduto. Mentre addestravo Wendy, in soli dieci minuti ho insegnato a Dinka ad eseguire l'ordine "terra" e ad abbaiare a comando.

Ho chiesto a Wendy di fare "l'inchino" (quando il cane è in piedi piega in avanti le zampe anteriori e la testa, assumendo la classica posizione dei cuccioli quando vogliono invitare un altro cane a giocare). Dinka, nell'intento di ottenere il bocconcino ha imparato l'esercizio per imitazione, senza che io glielo avessi chiesto od insegnato. Sempre per imitazione ha imparato il comando "resta". 

Dinka era affettuosa, cercava il contatto fisico, se mi sedevo sul divano si avvicinava appoggiandosi al mio braccio o alla mia gamba, per lei era gratificante sentire il mio contatto. Qualche volta strusciava il suo corpo contro la mia gamba allo stesso modo dei gatti. Altre volte sfregava la sua testa contro il mio braccio invitandomi ad accarezzarla, successivamente leccava le mie mani. Forse era un tentativo per manifestare il suo stato d'animo particolarmente gioioso ed affettuoso. 

È opinione comune che i cani non abbiano la nozione del tempo.
Io posso affermare che se rientro a casa in un orario insolito, per esempio quando eccezionalmente torno da un viaggio, i miei cavaliers abbaiano e guaiscono come se volessero manifestare la loro euforia poiché l'attesa è finita. Meno plateale di Sally e Wendy che si esprimono guaendo; Dinka si esprimeva strusciandosi contro la mia gamba.

Dinka era serena, amava salire sul divano ed assumere una posizione particolare, si metteva sulla sponda con le zampe anteriori a "ciondoloni", da questa posizione osservava i movimenti di tutti i membri della famiglia ed aveva sempre un'espressione serena e appagata. 

Dinka se ne è andata improvvisamente.

Ci ha lasciati in meno di 48 ore. Secondo i veterinari che l'hanno visitata l'ipotesi più probabile è che fosse affetta da una neoplasia che si è manifestata solo in fase terminale. In effetti Dinka è stata male improvvisamente, aveva delle crisi di un minuto poi si riprendeva, 6 ore prima di morire ha mangiato ed è scesa e risalita dalle scale che portano in giardino. 3 ore prima di morire è salita sulla sponda del divano; osservava i movimenti di mia moglie ed aveva sempre quell'espressione serena. Ha dormito dapprima sul letto e poi sul divano, con lei c'era mia figlia. Quando è scesa dal divano ha cominciato a star male e dopo 20 minuti è deceduta. 

Quando muore un cane si apprezza il conforto e la solidarietà di un altro cinofilo (ci si sostiene a vicenda). Gaynor mi è stata particolarmente vicino. 

Con lei ho avuto uno sfogo:

Sappiamo che quando prendiamo un cucciolo inevitabilmente un giorno ci lascerà. Questa volta però sono particolarmente sconvolto. Forse perché le altre cagne (Cindy, Debbie, Samoa) sono morte tutte dopo aver superato i 13 anni di età; forse perché Dinka è morta improvvisamente senza preavviso. Non riesco a rimuovere questa sensazione mista di rabbia ed angoscia. 

La risposta di Gaynor è stata semplice, coincisa, ineccepibile, chiara, molto eloquente: 

 

"PERCHÈ DINKA ERA DINKA".

 

Rotula (patella)                        0-0

 

 

Patologie oculari                      esente

 

 

Esame eco-cardiologico           nella norma

 

 

D.N.A                                       depositato

                                                  (Vetogene)